Il dossier cerca di capire se la crisi abbia contribuito a modificare alcuni squilibri del nostro paese, in due settori chiave per la crescita economica: l’istruzione (scuola e università) e il mercato del lavoro. il documento valuta l’evoluzione del gender gap prima (2004-2008) e dopo (2008-2014) l’inizio della fase recessiva. Il calcolo di questa “doppia differenza”, una differenza nel tempo (pre-post) e una differenza di genere, permette di capire se la crisi abbia contribuito o meno ad accentuare i divari di genere.
Gender Community Network è il consolidamento e lo sviluppo di quanto realizzato sinergicamente in questi anni da IRS, nell’ambito di progetti promossi dal Servizio Lavoro della Provincia/Città Metropolitana di Bologna con il contributo del Fondo Sociale Europeo . Progetti finalizzati a sostenere e valorizzare la presenza delle donne nel mercato del lavoro favorendo la realizzazione di progetti per lo sviluppo della risorsa femminile nei contesti produttivi.
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Senza alternative accessibili, la scuola diventa strumento di conciliazione vita-lavoro. Così, la possibilità di anticipare di un anno la scuola dell’infanzia, che ha un prezzo contenuto rispetto all’asilo nido, ha aumentato l’offerta di lavoro delle madri. I risultati di una recente ricerca.
Per il mercato del Lavoro lombardo il 2014 è stato un anno sospeso, di attesa. Non sono mancati i segnali positivi, in particolare tra le aziende medium e high tech, oltre alle conferme di alcune peculiarità tutte lombarde.
EIGE – Istituto europeo per l’uguaglianza di genere ha pubblicato l’indice sull’uguaglianza di genere 2015 che rileva che l’Unione europea ha percorso solo la metà del cammino iniziato nel 2005 verso una società rispettosa dell’uguaglianza di genere. L’indice fornisce un punteggio sull’attività svolta dagli Stati membri in questo ambito e sui progressi compiuti verso l’eliminazione delle discriminazioni basate sul genere.
?Pubblicata la ”Relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri” anno 2014, presentata in data 25 giugno 2015 dal Direttore Generale della D.G. per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Danilo Papa, in collaborazione con la Consigliera Nazionale di Parità, Francesca Bagni Cipriani.
Su mandato del Comitato FEMM è stato realizzato un rapporto di ricerca per il workshop organizzato dal Citizens’ Rights and Constitutional Affairs Policy Department che ha avuto come tema “Una nuova strategia per l’uguaglianza di genere dal 2015 in poi”.
L’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (IRPET) nell’ambito del proprio programma istituzionale, ha presentato il terzo rapporto sulla condizione economica e lavorativa delle donne, su incarico del Settore “Tutela dei consumatori e degli utenti, politiche di genere, politiche regionali sull’omofobia, imprenditoria femminile” della Direzione Generale Presidenza della Giunta Regionale.
Nell’ambito di questo report realizzato dall’ILO viene presentata un’accurata analisi comparativa della legislazione mondiale in materia di tutela di maternità e della paternità (inclusi congedi e benefits), in base ai più recenti standard dell’ILO. Lo studio appare di particolare rilievo soprattutto per le informazioni che fornisce rispetto alle misure a favore del congedo di paternità recentemente introdotto anche in Italia.