Il 26 ottobre scorso il Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge recante Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo. Il testo approvato all’unanimità dapprima dalla Camera e poi dal Senato nasce da una iniziativa parlamentare della deputata Tiziana Ciprini cui in seguito si sono affiancate numerose proposte.
Quindici giorni per approvazione alla Camera e al Senato, nessuna modifica nel passaggio e voto favorevole all’unanimità. La modifica al Codice delle pari opportunità ha avuto vita semplice e consenso trasversale in Parlamento. Il fulcro centrale del provvedimento sono le misure per la promozione della parità salariale. Fino ad oggi il Codice delle pari opportunità prevedeva che le imprese con più di cento dipendenti stilassero ogni due anni un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in termini di occupazione e retribuzione. Con la modifica la soglia dell’obbligo scende alle aziende con 50 dipendenti. Si amplia così il bacino di interesse della normativa: dalle 13 mila imprese circa con più di 100 dipendenti a 31 mila con più di 50 dipendenti.
Con la cerimonia inaugurale che si è tenuta in modalità mista (in presenza e a distanza) il 20 ottobre, è partita la manifestazione rivolta a studenti, istituzioni e imprese bolognesi per valorizzare la cultura tecnica contemporanea che si concluderà il 16 dicembre . Il Festival della Cultura tecnica 2021 prosegue il percorso iniziato nelle precedenti edizioni, con l’obiettivo di far conoscere a giovani, sistema educativo, organizzazioni e a tutta la cittadinanza l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile e di sensibilizzare ai 17 obiettivi da essa individuati, nonché di promuovere le specifiche attività della Città metropolitana di Bologna e dei partner regionali e metropolitani del Festival su questo tema.
Il nuovo incontro della Community ReFlex per la promozione e lo sviluppo del welfare aziendale è volto ad approfondire il tema della fiscalità agevolata per le iniziative di welfare aziendale, il recepimento delle misure di welfare aziendale nella contrattazione collettiva nazionale e decentrata, alcune prassi applicative di fiscalità agevolata.
Si terrà il 29 settembre dalle 11.00 alle 13.00 in modalità online il workshop “Modelli di welfare territoriale” realizzato nell’ambito del progetto ReFlex. All’incontro, coordinato da Daniela Oliva di IRS, parteciperanno i referenti della Rete GIUNCA, WelfareNet, Progetto Valoriamo, per approfondire, con le aziende della Community i differenti modelli territoriali.
Welfare aziendale e territoriale a misura di artigiani, micro e piccole imprese” e? un progetto promosso tra luglio 2019 e aprile 2021 dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) del Piemonte nell’ambito della strategia regionale di innovazione sociale “We.Ca.Re” (Welfare Cantiere Regionale) e, nello specifico, del bando “Disseminazione e diffusione del welfare aziendale tramite enti aggregatori”. Il report è frutto del lavoro congiunto di Federico Razetti e Valentino Santoni, con la supervisione di Franca Maino.
Gli ultimi dati Istat sull’occupazione dicono due cose: 1) nel secondo trimestre del 2021 torna a salire il numero degli occupati (benché quasi tutti a termine, 2) il divario occupazionale di genere non risulta ancora in alcun modo scalfito. Non si registrano infatti sostanziali variazioni rispetto al drammatico crollo dell’occupazione femminile registrato alla fine del 2020 quando sul totale dei posti di lavoro persi il 99% risultarono posti di lavoro persi da donne.
Un buon manager deve essere consapevole del fatto che la discriminazione di genere non è un problema risolto. Questa consapevolezza è parte della soluzione del problema, mentre chi crede che nel contesto in cui opera non ci sia più discriminazione, anche se in buona fede, è parte del problema.
Durante l’emergenza le imprese sono diventate più consapevoli del loro ruolo sociale, investendo maggiormente sul fronte del welfare. Secondo l’indagine promossa da Generale Italia sanità e conciliazione sono le aree di maggior impegno delle imprese, che spesso hanno adottato misure anche in favore delle comunità. Anche per questo, ha dichiarato il Ministro Orlando, il Governo continuerà a lavorare sulla defiscalizzazione.
Il Covid ha cambiato il significato del welfare aziendale: l’impresa al centro della comunità e una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa. Con il welfare aziendale le PMI oggi sostengono le priorità del PNRR con un impatto su: salute, donne, giovani, famiglie e comunità. Il welfare aziendale continua a crescere: oltre il 64% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello iniziale; in 6 anni le imprese più attive nel welfare sono più che raddoppiate.