Regione Lombardia ha pubblicato a dicembre 2012 un bando rivolto alle persone per sostenere la conciliazione famiglia – lavoro (sezione II del bando) mediante l’erogazione della cd. dote conciliazione che agevola l’accesso ai servizi di welfare.
Regione Lombardia ha pubblicato a dicembre 2012 un bando rivolto alle persone per sostenere la conciliazione famiglia – lavoro (sezione II del bando) mediante l’erogazione della cd. dote conciliazione che agevola l’accesso ai servizi di welfare.
Il rapporto pubblicato dalla Commissione europea (Directorate General for Justice) e realizzato da IRS-FGB, ENEGE Network, affronta il tema delle conseguenze della crisi su uomini e donne dal punto di vista sociale ed economico. L’analisi che coinvolge 33 Paesi europei e fa riferimento al periodo compreso tra il 2005 e il 2012, propone un’analisi approfondita su come l’inclusione riguardi l’occupazione, la povertà e svariati aspetti del sociale (tra cui l’istruzione, l’alloggio, la sanità e l’assistenza a lungo termine).
La Regione Lombardia ha pubblicato a dicembre 2012 un bando rivolto alle imprese per finanziare progetti di servizi alle imprese volti a sostenere il welfare aziendale ed interaziendale (sezione I del bando). Il bando e il decreto 12138 del 13 dicembre 2012 – “Approvazione delle indicazioni per la partecipazione alle iniziative di welfare aziendale e interaziendale e alla dote conciliazione servizi alla persona” (Burl n. 51 del 18 dicembre 2012) sono stati pubblicati in attuazione della DGR del 25 ottobre 2012 n. 4221 “Misure a sostegno del welfare aziendale ed interaziendale e della conciliazione famiglia-lavoro in Lombardia”.
Sulla base della Legge 12 luglio 2011, n. 120 “Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati”, che prevede che i consigli di amministrazione e gli organi di controllo delle società quotate e delle società controllate pubbliche non quotate debbano essere composti da 1/5 di donne dal 2012 e da 1/3 di donne a partire dal 2015, il Comune di Reggio Emilia ha emanato un avviso per la costituzione di banche dati di curriculum di donne, disponibili a fare parte di consigli di amministrazione e collegi sindacali delle società sopracitate. Si tratta di una misura volta ad agevolare concretamente la promozione delle risorse femminili in posizioni al vertice nelle aziende.
Il lavoratore e la lavoratrice con figlio portatore di handicap grave, può fruire di permessi mensili in alternativa al prolungamento del congedo parentale e al prolungamento dei riposi orari.
il congedo spetta alla lavoratrice dipendente, alle lavoratrici iscritte alla gestione separata (collaboratrici parasubordinate, P. IVA, collaboratrici occasionali, associate in partecipazione), alle lavoratrici autonome, libere professioniste, imprenditrici agricole e pescatrici autonome della piccola pesca marittima all’interno delle disposizioni che tutelano la maternità per le lavoratrici autonome.
(aggiornato a seguito del Decreto Legislativo attuativo del Jobs Act)
Per congedo parentale si intende l’astensione facoltativa concessa alla lavoratrice e al lavoratore per la cura del figlio fino ai 12 anni di età. Spetta al genitore richiedente anche qualora l’altro genitore non ne abbia diritto.
(aggiornato a seguito del Decreto Legislativo attuativo del Jobs Act)
L’avviso finanzia azioni volte a valorizzare le risorse femminili presenti in azienda, andando ad agire in particolare sulle difficoltà di reinserimento lavorativo a seguito di interruzioni dovuti ad esigenze di conciliazione.
L’articolo 9 della Legge 53 del 2000 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città” finanzia, al fine di promuovere e incentivare azioni volte a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro, 3 diverse tipologie di azioni positive tra cui: azioni a sostegno della flessibilità oraria e organizzativa (es. part-time reversibile, telelavoro, banca delle ore, lavoro concentrato ecc… ).
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Sulla base della Legge 12 luglio 2011, n. 120 “Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati”, che prevede che i consigli di amministrazione e gli organi di controllo delle società quotate e delle società controllate pubbliche non quotate debbano essere composti da 1/5 di donne dal 2012 e da 1/3 di donne a partire dal 2015, la Provincia di Reggio Emilia ha emanato un avviso per la costituzione di un elenco di professionisteidonee a ricoprire incarichi presso gli organi di amministrazione e controllo delle società da mettere a disposizione delle aziende reggiane. Si tratta di una misura volta ad agevolare concretamente la promozione delle risorse femminili in posizioni al vertice nelle aziende.