Il governo sta dando forte valore al decreto legislativo contenente disposizioni in materia di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro approvato a fine febbraio. Da prime analisi è possibile iniziare a ragionare su quali sono gli aspetti positivi e quali invece quelli che non convincono.
Sempre più bambini crescono oggi con i nonni che rivestono un ruolo importante nel prendersi cura dei nipoti soprattutto in Paesi, come l’Italia, dove i servizi pubblici per l’infanzia sono insufficienti, e in futuro potrebbero persino diminuire, o diventare più cari, a seguito dei tagli nella spesa pubblica. L’articolo in oggetto approfondisce il ruolo dei nonni come supporto alla vita familiare.
L’articolo illustra le pratiche aziendali per conciliare vita e lavoro realizzate dal Gruppo Hera, colosso delle multiutility del Centro Italia, con più di ottomila dipendenti, di cui, quasi un quarto, donne. Si spazia da asili nido, congedi parentali fino a politiche del “buon rientro”.
Il Comune di Milano ripropone a Milano e nell’hinterland per il 25 marzo 2015 la 2° Giornata del Lavoro Agile, già effettuata nel 2014 nell’ambito del progetto del nuovo Piano Territoriale degli Orari.
Il lavoro agile non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra o da una postazione in co-working. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive.
L’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (IRPET) nell’ambito del proprio programma istituzionale, ha presentato il terzo rapporto sulla condizione economica e lavorativa delle donne, su incarico del Settore “Tutela dei consumatori e degli utenti, politiche di genere, politiche regionali sull’omofobia, imprenditoria femminile” della Direzione Generale Presidenza della Giunta Regionale.
La Dote per le imprese della Città Metropolitana rappresenta un’ innovazione importante rispetto alle precedenti programmazioni. è una dotazione di risorse e di servizi che ha l’obiettivo di sostenere le imprese che operano sul territorio nel processo di inserimento e/o mantenimento lavorativo delle persone con disabilità così come definite dall’art. 1 della Legge 68/99.
E’ prevista la possibilità di astenersi dal lavoro, per un massimo di tre mesi (90 giorni di attività lavorativa) per motivi legati ai percorsi di protezione. E’ garantita l’intera retribuzione e il periodo di congedo è computato ai fini dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti, nonché ai fini della maturazione delle ferie, della tredicesima mensilità e del trattamento di fine rapporto (Circolare INPS n.65 del 15-04-2016). Con la Circolare n. 3 del 25-01-2019, l’INPS comunica l’applicazione del regime telematico per l’invio delle domande di congedo di donne vittime di violenza di genere.
Il padre lavoratore (dipendente, parasubordinato, libero professionista e lavoratore autonomo) ha diritto di astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità alternativamente alla madre per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice, in caso di morte o di grave infermità della madre ovvero di abbandono del figlio, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre. La norma si applica anche se la madre è una lavoratrice autonoma con diritto all’indennità.
(aggiornato a seguito del Decreto Legislativo attuativo del Jobs Act)
Sui contratti a tempo indeterminato 2015 (contratto a tutele crescenti) sono operative le assunzioni agevolate previste dalla Legge Stabilità 2015.
La Legge di stabilità 2015 ha previsto uno sconto dei contributi INPS per una durata massima di 36 mesi per un max di 8.060 all’anno per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015.
In occasione dell’8 marzo AlmaLaurea ha tracciato un identikit delle performance formative e professionali delle donne laureate.