Questo documento delinea l’approccio che EIGE intende adottare nel corso dei prossimi quattro anni per sostenere il lavoro delle istituzioni europee e gli Stati membri per identificare i livelli di violenza contro le donne e nella formulazione delle politiche per sradicarla.
Il rapporto analizza direttiva 2012/29/EU del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012, che stabilisce norme minime riguardanti i diritti, l’assistenza e la protezione delle vittime di reato, e che sostituisce il Framework Decision 2001/220/JHA del Consiglio, chiamato anche il direttiva sui diritti ‘vittime’.
La violenza contro le donne è una realtà quotidiana per molte donne in tutta l’Unione europea e in tutto il mondo. Perlopiù le donne subiscono violenza da uomini che conoscono molto bene. La violenza è radicata nelle disuguaglianze di potere tra uomini e donne. Troppo spesso, passa inosservata e incontrastata. La Campagna del Fiocco Bianco vuole cambiare tutto questo.
La prima newsletter affronta un tema, quello della violenza e delle discriminazioni di genere che, in questi anni, abbiamo poco trattato nell’ambito della nostra rete. Per meglio dire, abbiamo parlato molto di discriminazioni (che certamente sono una forma di violenza) e pari opportunità, ma non abbiamo mai trattato il fenomeno della violenza nelle sue manifestazioni più eclatanti e drammatiche perché solitamente confinate nella sfera domestica. Eppure le aziende e il mondo del lavoro possono avere un ruolo molto importante anche in questo ambito. Per tale ragione abbiamo scelto di partire da qui per sollecitare le aziende a segnalarci nuove esperienze, buone pratiche continua a leggere…
L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna ha approvato lo scorso maggio il primo piano contro la violenza di genere, in attuazione della L.R. n.6 del 2014, quale strumento principale per rafforzare la rete di prevenzione, protezione e sostegno alle donne vittime di violenza.
A partire dal 2013, CAMST ha stipulato una Convenzione con i Centri Antiviolenza della rete dell’’Associazione D.i.R.e. (Donne in rete contro la violenza) finalizzata alla promozione di inserimenti lavorativi in azienda di donne vittime di violenza. L’esperienza è nata da alcune iniziative promosse dalla sede CAMST di Ravenna con il locale Centro Antiviolenza ed è stata estesa a livello nazionale, nelle sedi in cui sono presenti Uffici del Personale (Torino, Como, Udine, Parma, Bologna, Ravenna, Firenze).
Si tratta della prima esperienza di questo genere in Italia, che vede un impegno concreto di una azienda nella fase forse più problematica dei percorsi di uscita dalla situazione di violenza che sono quelli di accompagnamento all’autonomia economica. CAMST, in questi anni, ha dato la possibilità a 32 donne (circa 10 all’anno), di essere impiegate presso le proprie strutture produttive (cucine, self-service, mense aziendali ecc.) continua a leggere…
Borse di studio
L’azienda Camst offre borse di studio, del valore di 1000 euro netti, assegnate alle migliori medie di libretto degli studenti figli dei dipendenti che frequentano un corso di laurea delle Università pubbliche o private riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono in corso con il piano di studio ed hanno una media di libretto pari o superiore al 26/30.
Bonus Universitario
Un altro intervento di Camst a sostegno dell’istruzione e della formazione è quello del bonus universitario, rivolto ai soci lavoratori e/o ai loro figli che frequentano un corso di Laurea e sostengono un certo numero di esami (si intendono esami con voto in 30esimi, escluso tirocini, laboratori, esami con soli crediti).
Carta OK
Si tratta di una Card che l’azienda rilascia ai dipendenti e ai soci lavoratori, una carta fedeltà che consente di accedere a sconti del 20% per le consumazioni nei ristoranti e self-service su tutto il territorio nazionale. Lo sconto è esteso a tutti gli accompagnatori.
Piano di Solidarietà
Un’ulteriore iniziativa a sostegno dei redditi è un contributo a fondo perduto ai dipendenti con i redditi più bassi e con figli in età scolare. Il contributo è differenziato in base al numero dei figli presenti nel nucleo familiare.
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L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna ha approvato lo scorso maggio il primo piano contro la violenza di genere, in attuazione della L.R. n.6 del 2014, quale strumento principale per rafforzare la rete di prevenzione, protezione e sostegno alle donne vittime di violenza.
Il Piano è frutto di un lavoro di condivisione con gli Enti locali, la rete socio-sanitaria e le associazioni, i Centri antiviolenza, referenti regionali. Sono stati realizzati incontri in tutte le province della regione che hanno consentito di recepire ed inserire nel Piano le osservazioni provenienti dai territori e da chi opera quotidianamente per dare supporto alle donne vittime di violenza. continua a leggere….
Normativa > Contrasto alle discriminazioni e alla violenza
Circolare INPS congedo donne vittime di Violenza
Piano Regionale Antiviolenza – Regione Emilia Romagna
Articoli
> Occupazione femminile e condizioni di lavoro
L’innovazione è donna (di Mara Cinquepalmi in Vita.it, 4 luglio 2016)
> Welfare aziendale e conciliazione
Asili nido e diseguaglianze sociali in Italia (di Ylenia Brilli, Nevena Kulic, Moris Triventi in InGenere, 12 luglio 2016)
Dirigenti e dipendenti a caccia di welfare aziendale (di A.B. in La Repubblica, 4 luglio 2016)
Pirelli lancia il welfare «green» (di Francesco Prisco, IlSole24Ore, 1 luglio 2016)
Nuovi Benefit. Il Cambio di sesso lo paga l’azienda (di Giulia Costetti, Il Venerdì di Repubblica, 1 luglio 2016)
> Maternità
Libere di essere madri. Cosa fanno le aziende per aiutarci e cosa potrebbero fare (di Caterina Ruggi d’Aragona, La27ora, 14 luglio 2016)
Reddito di maternità: una card da 150 euro al mese per le neo mamme (Redattore Sociale, 30 giugno 2016)
Parcheggi coperti e docce per chi arriva a lavoro in bici, estensione della convenzione per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto urbano ai familiari dei dipendenti, conciergerie con cibi a chilometro zero e un ambulatorio medico con addirittura 12 specialisti che lavora sulla prevenzione. Il welfare aziendale di Pirelli diventa ancora più “green”. Nello stabilimento di Milano Bicocca della multinazionale degli pneumatici, dove si contano 1.800 addetti, debuttano in questi giorni una serie di misure che guardano con convinzione in direzione dello sviluppo sostenibile.