Puntare sul Diversity Management significa, per un’organizzazione, promuovere strategie di reclutamento e gestione delle risorse umane che mirano alla valorizzazione delle diversità (di genere, origine etnica, età, abilità fisiche, orientamento sessuale, identità di genere). L’ipotesi che sta alla base del Diversity Management è che una gestione della forza lavoro centrata sull’inclusione e sulla promozione della diversità offra ad aziende e amministrazioni pubbliche una serie di vantaggi competitivi: incentivo al cambiamento, valorizzazione dei talenti, spinta a trovare soluzioni innovative, capacità di rispondere all’eterogeneità di clienti e mercati, aumento del commitment dei dipendenti, valorizzazione dei background formativi e di esperienza, creazione di un ambiente di lavoro più armonioso.
Per fare oggi di un’organizzazione un’efficace squadra che competa sul mercato occorre tenere conto delle diverse culture, esperienze, motivazioni, competenze, capacità dei collaboratori che la compongono. Occorre, cioè, attivare all’interno delle aziende politiche di Diversity Management in grado di migliorare le performance di business, neutralizzare le tensioni socio-culturali e aiutare ciascuno a dare il meglio di sé. Questo volume, frutto dell’attività pluriennale del Laboratorio Armonia della SDA Bocconi, affronta il tema della diversità in modo finalmente innovativo, parlando della pluralità di bisogni e competenze che animano ogni individuo all’interno delle organizzazioni, e non solo di appartenenza, etnica, sociale, religiosa e di genere. E lo fa attraverso la lettura dei principali contributi teorici, l’esposizione dei dati di ricerche nazionali e internazionali, l’analisi e la descrizione di significative case histories (tra le quali IKEA e IBM).
Per fare oggi di un’organizzazione un’efficace squadra che competa sul mercato occorre tenere conto delle diverse culture, esperienze, motivazioni, competenze, capacità dei collaboratori che la compongono. Occorre, cioè, attivare all’interno delle aziende politiche di Diversity Management in grado di migliorare le performance di business, neutralizzare le tensioni socio-culturali e aiutare ciascuno a dare il meglio di sé. Questo volume, frutto dell’attività pluriennale del Laboratorio Armonia della SDA Bocconi, affronta il tema della diversità in modo finalmente innovativo, parlando della pluralità di bisogni e competenze che animano ogni individuo all’interno delle organizzazioni, e non solo di appartenenza, etnica, sociale, religiosa e di genere. E lo fa attraverso la lettura dei principali contributi teorici, l’esposizione dei dati di ricerche nazionali e internazionali, l’analisi e la descrizione di significative case histories (tra le quali IKEA e IBM).
Martedì 21 maggio 2019 dalle ore 10 alle ore 12.30 si svolgerà una visita “in ottica di genere femminile” all’azienda IMA di Ozzano che è stata organizzata nell’ambito delle iniziative dello Sportello Technoragazze, a cui parteciperanno 17 studentesse dei tre indirizzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Ettore Majorana”.
Cresce il numero di dipendenti del secondo gruppo assicurativo italiano che scelgono di usufruire di un menu di servizi molto largo e costruito in base alle loro esigenze effettive. Sabina Tarozzi, responsabile welfare: «Si va dalla palestra al sostegno della genitorialit໫In questi anni abbiamo messo a punto un’offerta articolata e crediamo di qualità, ma per raggiungere questo obiettivo non potevamo che partire dall’ascolto delle nostre persone». Per farlo, è necessario iniziare dai bisogni. Ma per capire i bisogni servono analisi che, racconta Sabina Tarozzi, responsabile delle iniziative di welfare del Gruppo Unipol, il secondo gruppo assicurativo nel mercato italiano, con 14.241 dipendenti e la più grande rete di agenzie d’Italia, «svolgiamo periodicamente focus group e survey con il supporto dell’Università Cattolica di Milano». All’ultima survey, condotta nell’ottobre scorso, hanno risposto oltre 5.500 dipendenti del Gruppo Unipol. Dallo studio emerge che il il 95% dei dipendenti conosce l’esistenza del welfare in Unipol e l’85% ritiene molto importante la presenza di iniziative di welfare o di corporate well-being.
Promuovere l’indipendenza economica e l’inclusione lavorativa di donne che stanno affrontando periodi di difficoltà. È questo l’obiettivo del progetto Tilde’s – Coffee and Stories, nato dalla collaborazione tra l’impresa femminile 7Gr, il Politecnico di Milano, il Gruppo CGM e la cooperativa sociale Spazio Aperto. Per comprendere meglio quali sono gli elementi di innovazione di questa iniziativa, abbiamo intervistato Mary Mauro, Ceo di 7 Gr.
«La diversità e l’inclusione fanno parte della cultura aziendale di un gruppo multinazionale come il nostro e sono elementi cruciali nella costruzione di una strategia sostenibile, che è sempre più monitorata dagli investitori istituzionali. E nel capitale dell’Enel tali investitori continuano a crescere arrivando a detenere, a fine 2018, il 57,6% del capitale sociale. Per questo, nel 2018, il Cda ha prima approvato una politica sulla diversità e poi proposto all’assemblea una modifica statutaria volta a rendere permanente l’applicazione del principio di equilibrio tra i generi negli organi di amministrazione e controllo, che è stata approvata con la maggioranza plebiscitaria di circa il 99,95% del capitale».
Studenti delle scuole medie superiori, giovani usciti dai circuiti scolastici, giovani migranti, ragazzi dei servizi educativi del quartiere Porto Saragozza, ragazzi dei Centri di prima Accoglienza e Comunità pubblica per Minori, insomma un gruppo quanto mai vario e con esperienze diverse, ma tutti riuniti assieme in Young Voices, un progetto realizzato dalle associazioni Dry-Art, The Bottom Up, Bandiera Gialla, AIESEC, migration_miteinander, Associazione Interculturale Universo, Associazione Mosaico di Solidarietà, in coprogettazione con Flash Giovani del Comune di Bologna e il contributo di Regione Emilia-Romagna (Assessorato Cultura, Politiche Giovani e Politiche per la Legalità). L’obiettivo del progetto era quello di sensibilizzare i/le giovani a relazioni di genere paritetiche e alla prevenzione della violenza, tramite diversi strumenti comunicativi quali web radio, giornalismo, video, l’approccio al dialogo interculturale garantito anche dalla presenza di volontari internazionali. E al termine di questo percorso alcuni ragazzi hanno vissuto anche un’esperienza di scambio culturale in Germania.
I dati resi pubblici nei giorni scorsi di un sondaggio mondiale condotto da Doxa, in collaborazione con WIN, «evidenziano livelli allarmanti di molestie sessuali e violenze subite, seppure con grandi differenze tra i vari Paesi. Ma il fil rouge è uno solo: ovunque le vittime più bersagliate sono le giovani donne» ha commentato Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa e presidente di WIN. Un altro recente sondaggio, commissionato dalla Fondazione Vodafone alla società di ricerche di mercato Opinium, per valutare l’impatto della violenza domestica e degli abusi sulla vita lavorativa e sulla carriera delle persone, racconta una realtà costellata di soprusi.
I dati resi pubblici nei giorni scorsi di un sondaggio mondiale condotto da Doxa, in collaborazione con WIN, «evidenziano livelli allarmanti di molestie sessuali e violenze subite, seppure con grandi differenze tra i vari Paesi. Ma il fil rouge è uno solo: ovunque le vittime più bersagliate sono le giovani donne» ha commentato Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa e presidente di WIN. Un altro recente sondaggio, commissionato dalla Fondazione Vodafone alla società di ricerche di mercato Opinium, per valutare l’impatto della violenza domestica e degli abusi sulla vita lavorativa e sulla carriera delle persone, racconta una realtà costellata di soprusi.