Nel decreto interministriale n. 371/2019 vengono individuati, per il 2020, i settori e le professioni, caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 per cento la disparità media uomo-donna, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’Istat in relazione alla media annua del 2018. I settori e le professioni individuate, elencate all’interno delle tabelle del decreto, si riferiscono al settore privato e sono collegate alla concessione di incentivi di cui all’articolo 4, comma 11, della legge 28 giugno 2012, n.92 per l’anno 2020.
Come ogni anno Gender Community Network è impegnata nell’organizzazione di momenti di riflessione, di approfondimento e scambio su tematiche di interesse delle aziende aderenti. Per questo nuovo anno abbiamo il piacere di organizzare, in collaborazione con Work Wide Women e grazie all’ospitalità del Gruppo Unipol, il Workshop “GAME TRAINING – Giocare fa la DIFFERENZA”, un momento di incontro e di riflessione su Diversity & Inclusion e sull’importanza del game training.
Il bando mette a disposizione contributi a fondo perduto a favore delle imprese, con sede legale nell’area metropolitana di Bologna, amministrate da donne con figli nati tra il 1/1/2020 ed il giorno di invio della domanda, al fine di sostenere le spese necessarie per conciliare tempi di vita e di lavoro e non abbandonare l’attività imprenditoriale. Ai fini del presente regolamento per donne imprenditrici si intendono le donne:
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- titolari di impresa individuale;
- socie amministratrici di società di persone;
- legali rappresentanti o consigliere delegate di società di capitali.
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Il bando della Camera di Commercio di Bologna mette a disposizione contributi in favore delle imprese, con sede legale nell’area metropolitana di Bologna, amministrate da donne con figli nati tra il 1/1/2020 ed il giorno di invio della domanda, al fine di sostenere le spese necessarie per conciliare tempi di vita e di lavoro e non abbandonare l’attività imprenditoriale. I contributi sono assegnati a fondo perduto, in un’unica soluzione nella misura del 50% delle spese ammissibili. Ogni impresa può ottenere un solo contributo per un massimo di € 12.500.
AstraZeneca è un’azienda biofarmaceutica britannica operante nella ricerca scientifica, impegnata nel tutelare il benessere dei propri dipendenti, attraverso la predisposizione di strumenti e misure specifiche volte ad accrescerne il benessere psico-fisico, tra cui: giornate dedicate alla prevenzione e percorsi di comunicazione interni all’azienda.
La tredicesima mensilità è stata introdotta nel 1936 per i soli impiegati del settore industriale, ma si è dovuto attendere il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070 perché il beneficio venisse esteso a tutti i lavoratori. Nel settore privato i dipendenti che risultano occupati nel mese di dicembre 2019 sono circa 13,1 milioni. La retribuzione media giornaliera di 79 euro varia molto in funzione della tipologia di orario in quanto i dipendenti full time percepiscono in media 94 euro mentre i part time, in particolare le donne, percepiscono meno della metà (49 €).
Già dal 2016 il Gruppo Hera, multiutility che si occupa della gestione di gas, luce, acqua e servizi ambientali in Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ha attivato un articolato piano di welfare aziendale. Il progetto, denominato HEXTRA, è destinato a tutti gli 8.770 dipendenti della società e nel tempo si è arricchito di interessanti azioni. Alla base del welfare del Gruppo si trova la piattaforma digitale attraverso la quale i lavoratori possono spendere il loro “conto welfare” annuale. Questo strumento, fornito dal provider Easy Welfare, consente di acquistare e richiedere rimborsi per i beni e i servizi definiti dalla normativa di riferimento: fondi per la previdenza complementare e la sanità integrativa, prestazioni per la cura dei figli, rimborsi per le spese scolastiche, servizi per familiari anziani o non autosufficienti.
È ormai da molti anni che il dibattito internazionale osserva e riflette su un insieme di cambiamenti che investono in misura sempre più intensa le principali sfere della nostra società. Pensiamo alle sfide socio-demografiche, in particolare all’invecchiamento della popolazione e a quella “rivoluzione” di genere che sta investendo i rapporti familiari, i sistemi educativi e il mercato del lavoro. Oppure alle trasformazioni occupazionali, in particolare alla crescente precarizzazione dei contratti d’impiego, soprattutto per i giovani; trasformazioni a loro volta connesse a dinamiche più ampie: globalizzazione, interdipendenza, integrazione europea, crescita impetuosa dei settori “ad alta intensità di conoscenza”. Senza dimenticare la dirompente metamorfosi dei processi di produzione e comunicazione innescati dalla quarta rivoluzione tecnologica e dall’ascesa della cosiddetta infosfera. Interagendo fra loro, questi cambiamenti stanno provocando un “salto di fase”: il passaggio dal modello socio-economico novecentesco ad un modello nuovo, dai contorni ancora sfumati e in divenire. Le società europee si trovano nel bel mezzo di una Grande Trasformazione, di cui riconosciamo le principali sfide, ma a cui non sappiamo ancora come rispondere in modo coerente e sistematico.
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, CUBO e Iniziative di Welfare, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del comparto assicurativo del Gruppo Unipol, propongono una riflessione su questo tema estremamente attuale con uno sguardo al ruolo della donna nel mondo del lavoro, presentando esempi di aziende virtuose con testimonianze concrete di quanto è possibile fare. Il programma rientra nell’ambito del Festival La Violenza Illustrata XIV edizione – Le iniziative culturali della Casa delle donne per non subire violenza Onlus di Bologna per celebrare il 25 Novembre.
Si terrà mercoledì 20 novembre alle ore 10.30, presso la Sala del Parlamentino CNEL in Viale David Lubin, 2 a Roma un seminario di riflessione, organizzato nell’ambito della XVIII Settimana della cultura d’impresa, su un tema di grande attualità a partire dall’impegno di Poste Italiane a diffondere e promuovere l’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza.