Nei giorni immediatamente seguenti l’avvio della fase di lockdown e in una situazione di grandissima incertezza su che cosa sarebbe successo nelle settimane successive, Percorsi di secondo welfare si è interrogato sul ruolo sociale delle organizzazioni nei momenti difficili, avviando una “Open call for good practices” rivolta ad aziende, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, enti del Terzo Settore e amministrazioni pubbliche impegnate a fornire strumenti di welfare straordinari per i loro collaboratori e per le loro comunità per fronteggiare l’emergenza. La prima parte del questionario ha provato a comprendere l’impatto della pandemia sull’andamento delle attività del sistema produttivo, la seconda e la terza a individuare – rispettivamente – le principali misure di welfare aziendale e di responsabilità sociale d’impresa (RSI) realizzate nella fase di emergenza, e la quarta a raccogliere spunti sulle prospettive aspettando la “fase 2” e guardando al futuro.
Il Gender Gap si batte a partire dagli appalti (di Viola Giannoli, La Repubblica, 20 settembre 2020)
Più parità di genere hai, più punti guadagni per aggiudicarti la gara d’appalto. Non sarà a colpi di bandi che si risolverà il gender gap, ma c’è un fronte tutto da esplorare che viene sperimentato per la prima volta in Italia, scesa quest’anno al 76esimo posto nel mondo per divario di genere secondo il “Global gender gap report” del World economic forum. Uno scarto che, senza interventi normativi, sarebbe sanabile solo nell’arco di 70 anni, stando alle stime del Cnel.
La violenza di genere e il degrado ambientale sono tra le sfide più urgenti su scala mondiale, ma solo di rado vengono analizzati in modo interdipendente. Come ha chiarito un recente report della Iucn (International Union for Conservation of Nature), i due fenomeni sono strettamente collegati perché la violenza di genere è spesso usata come forma di controllo socio-economico per mantenere e promuovere dinamiche diseguali di potere, anche in relazione alla proprietà, all’accesso e all’uso delle risorse naturali. Il potenziale di violenza legato al possesso delle risorse naturali, spiegano gli autori, è aumentato anche a fronte delle attuali minacce ambientali, soprattutto per il cambiamento climatico. Si tratta di uno stress particolarmente intenso, perché colpisce i mezzi di sussistenza di soggetti già fragili, il cui livello di resilienza inevitabilmente diminuisce. In molti Paesi, le leggi impediscono alle donne di possedere, gestire ed ereditare proprietà e terreni.
Qualche giorno fa, nel corso di un evento in diritta streaming, il provider Easy Welfare Edenred ha divulgato i dati riguardanti l’andamento delle scelte di imprese e lavoratori in materia di welfare aziendale per l’anno 2019. Grazie a queste stime – che fanno riferimento ad un campione di circa 1.700 imprese – è possibile analizzare come siano cambiati i comportamenti e i bisogni dei dipendenti, specialmente in base all’età, al genere e all’importo destinato ai servizi di welfare.
Nel corso delle ultime settimane la notizia che Airbnb ha licenziato circa 1.900 dipendenti (pari al 25% della forza lavoro dell’azienda) a causa delle conseguenze del Coronavirus e del lockdown ha fatto il giro del mondo. In pochi hanno però parlato delle misure che il colosso di internet ha scelto di realizzare per supportare i propri ex collaboratori, soprattutto sul piano del reinserimento lavorativo.
Torna Gender Bender dal 7 al 18 settembre 2020 a Bologna, la 18° edizione del Festival internazionale che presenta al pubblico italiano gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Come gli scorsi anni, il programma è ricco di appuntamenti: danza, cinema, laboratori, incontri.
Il Premio Innovatori Responsabili 2020, giunge alla sesta edizione. L’iniziativa della Regione Emilia Romagna è finalizzata a valorizzare le azioni realizzate sul territorio regionale da imprese, professionisti, associazioni, scuole e università, che contribuiscono all’attuazione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Dal 1 al 30 settembre sarà possibile presentare la propria candidatura al premio che quest’anno, prevede oltre al premio GED – – Gender Equality and Diversity , assegnato dalla Assemblea Legislativa alle migliori azioni positive per le pari opportunità, uno speciale premio Resilienza COVID-19, riservato alle migliori esperienze di innovazione nate in risposta all’emergenza sanitaria, e un premio speciale 2030 GiuntaER.
Nei giorni immediatamente seguenti l’avvio della fase di lockdown e in una situazione di grandissima incertezza su che cosa sarebbe successo nelle settimane successive, Percorsi di secondo welfare si è interrogato sul ruolo sociale delle organizzazioni nei momenti difficili, avviando una “Open call for good practices” rivolta ad aziende, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, enti del Terzo Settore e amministrazioni pubbliche impegnate a fornire strumenti di welfare straordinari per i loro collaboratori e per le loro comunità per fronteggiare l’emergenza.
Martedì 16 giugno si è tenuto il webinar “Nuove alleanze per un welfare che cambia: le sfide del Covid-19″. L’incontro, promosso dalla Fondazione CRC, è stata un’occasione per ragionare, a partire dagli spunti offerti dal Quarto Rapporto sul secondo welfare in Italia 2019, sulle sfide sociali che ci attendono. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati del rapporto di ricerca curato dal Laboratorio Percorsi di secondo welfare che, partendo dall’analisi degli elementi che influenzano il welfare italiano, offre riflessioni prospettiche sul ruolo dei corpi intermedi e delle reti multiattore che operano nell’ambito del secondo welfare e sulla necessità di nuove alleanze, tanto più urgenti alla luce delle trasformazioni imposte dall’attuale crisi sanitaria, economica e sociale. Nel corso del webinar sono anche state presentate alcune anticipazioni della survey condotta dal Laboratorio Percorsi di secondo welfare sulle iniziative di welfare aziendale e responsabilità sociale d’impresa realizzate da enti e imprese nel corso del lockdown.
Nei giorni immediatamente seguenti l’avvio del lockdown imposto dalla crisi del Covid-19 Percorsi di secondo welfare si è interrogato sul ruolo sociale delle organizzazioni nei momenti difficili, avviando una survey – “Open call for good practices” – rivolta ad aziende, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, enti del Terzo Settore e amministrazioni pubbliche impegnate nel fornire strumenti di welfare straordinari ai loro collaboratori e alle loro comunità per fronteggiare l’emergenza. Le organizzazioni che hanno preso parte all’indagine sono in larghissima parte concentrate nelle regioni settentrionali del Paese: 3 organizzazioni su 4 si trovano al Nord (74,5%), mentre il restante quarto si distribuisce fra Centro (13,5%) e Mezzogiorno (12%).