Skip to main content
All Posts By

Gender Community

La svolta rosa del welfare interaziendale (di welforum.it, 11 novembre 2020)

By Occupazione femminile e condizioni di lavoro

La mancanza di servizi per la conciliazione vita-lavoro conduce ad una disuguaglianza di genere estremamente marcata in Italia. È giunto il momento di colmarla. La crisi da Covid-19 e il lockdown hanno confermato la preoccupante situazione occupazionale femminile, ancora troppo subordinata al fragile equilibrio fra vita privata e professionale. Quando il 4 maggio è stato dato il via alla cosiddetta “fase 2”, il 70% degli occupati in possesso dell’autorizzazione a tornare al lavoro appartenevano al genere maschile, mentre i settori più fragili restano quelli a prevalenza femminile. Inoltre, solo un anno fa, il rapporto dell’Organizzazione mondiale del lavoro ha rivelato che, tra il 2005 e il 2015, lo «svantaggio occupazionale dovuto alla maternità», ossia la differenza in termini di proporzione di lavoratrici adulte con figli di età inferiore ai sei anni rispetto alle lavoratrici senza figli piccoli, ha registrato un aumento del 38%.

Read More

Perché in un Paese maschilista come l’Italia le donne studiano più materie scientifiche (di Francesca Maria Lorenzini, The Vision, 9 dicembre 2020)

By Contrasto alla discriminazione e alla violenza

Diminuire il divario di genere è parte dell’agenda 2030 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, soprattutto in relazione all’incidenza femminile nell’ambito delle materie STEM. L’acronimo STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics – indica tutti quei campi di studio e posizioni lavorative nella tecnologia, nell’informatica, nella matematica e nelle scienze fisiche, un ambiente in cui le donne sono una categoria fortemente sottorappresentata.

Read More

Un welfare aziendale “a filiera corta” (di Valentino Santoni, Federico Razetti e Franca Maino, Percorsi di Secondo Welfare, gennaio 2021)

By Welfare aziendale e conciliazione

La crisi innescata dal Sars-COV-2 si sta rivelando un vero e proprio “stress test” non solo per la sopravvivenza e la tenuta esistenziale di individui e famiglie – in molti casi messi a dura prova sul piano sanitario, economico e psicologico – ma anche sulla capacità di resistenza di sistemi complessi quali le organizzazioni (pubbliche e private), improvvisamente costrette ad agire in un contesto radicalmente mutato. Con la drammatica brutalità di cui gli eventi dirompenti sono capaci, l’epidemia ha messo a nudo tutta la vulnerabilità della nostra società. Ha però anche evidenziato quanto persone e organizzazioni siano dipendenti tra loro e quanto la “salute” delle relazioni sociali possa fare la differenza nel resistere all’urto delle crisi, contenendone l’impatto sul benessere individuale e collettivo.

Read More

Occupazione, i dati: «Il 65% delle donne con figli piccoli non lavora» (di Monica Guerzoni, corriere.it, 30 ottobre 2020)

By Contrasto alla discriminazione e alla violenza

La violenza contro le donne come «esito estremo delle disuguaglianze di genere». Maria Cecilia Guerra lo ha scolpito nero su bianco nella premessa al Bilancio di genere del ministero dell’Economia, a cui la sottosegretaria di Leu ha lavorato con determinazione durante i mesi dell’emergenza. Martedì 20 ottobre, illustrando slide, grafici e tabelle alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato nel corso di un’audizione informale, l’economista ha spronato il governo a far presto: «Occorre urgentemente adoperarsi per estirpare le radici culturali che rendono la violenza contro le donne socialmente accettabile e la tengono sommersa». Stereotipi duri a morire, che rendono il mondo femminile più fragile e persino più esposto alla recessione da Covid: «Shecession», per dirla con un neologismo anglosassone. Stando all’ultimo Rapporto Caritas, le donne che hanno chiesto aiuto da maggio a settembre, subito dopo il lockdown, sono state il 54,4% contro il 50,5% del 2019.

Read More

Più papà a casa per avere più mamme al lavoro (di Alessandra Casarico e Joanna Kopinska, lavoce.info, 4 novembre 2020)

By Gestione e valorizzazione della risorsa femminile in azienda

L’Italia è intrappolata da anni in un equilibrio di bassa fecondità e bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro. Nascono pochi bambini (nel 2019 ci sono state 435 mila nascite) e poche donne (soprattutto poche madri – il 54,5 per cento nella fascia di età 25-64) hanno un’occupazione. La nascita di un figlio è sicuramente un momento cruciale per la vita delle donne in generale, e per quella lavorativa in particolare, e pone le madri su un sentiero diverso rispetto ai padri (o alle donne senza figli). Diminuisce la partecipazione al mercato del lavoro, diminuiscono le ore lavorate, anche per un maggior ricorso al part-time, diminuiscono i redditi e non solo nell’immediatezza della nascita, ma anche a distanza di anni.

Read More

Welfare, formazione e diversity in Hera – Top Employer 2020

By news

Il 10 febbraio si terrà il nuovo webinar de “Il Lavoro Che Funziona”, ospite della giornata sarà Alessandro Camilleri del Gruppo Hera per un confronto sui temi di: leadership, formazione e raggiungimento degli obiettivi. Il Gruppo Hera è, infatti, una delle realtà italiane ed europee che mettono al centro le persone con importanti investimenti su welfare, formazione e diversity e un’organizzazione che promuove l’agilità del lavoro e la digitalizzazione. Nel 2020, per la 12° volta, ha ricevuto il premio Top Employer, la certificazione d’eccellenza per la gestione delle risorse umane. 

 

 

Read More

WePeople, un programma per il benessere dei lavoratori e delle aziende (di Percorsi di Secondo Welfare, 22 settembre 2020)

By Welfare aziendale e conciliazione

Grazie alla partnership tra le società Welfood e Fitprime nasce “WePeople”, un programma dedicato alle aziende e ai loro lavoratori che si propone di migliorare il benessere psicofisico di questi ultimi: WePeople offre infatti una serie di servizi che hanno l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano, attivo e consapevole. Attraverso il programma, l’azienda può promuovere un percorso che coinvolge tutta la popolazione aziendale – attiva sia da remoto sia in sede – attraverso la definizione di obiettivi, l’aumento della motivazione e l’introduzione di nuove sane abitudini quotidiane, finalizzate al raggiungimento del proprio benessere.

Read More

Gender-equality Index, 10 aziende italiane su 325 (di Monica D’Ascenzo, Il Sole 24 Ore, 21 gennaio 2020)

By Pari Opportunità ed equilibrio di genere

L’Italia delle aziende fa un gran passo avanti sul tema gender equality. A certificarlo è l’indice stilato ogni anno da Bloomberg, che per l’edizione 2019 conta ben 10 gruppi italiani contro i 4 dello scorso anno. Dieci sembreranno pochi, ma bisogna considerare l’intero indice per avere la misura del peso: le società ritenute meritevoli di rientrare nel novero di quelle promosse da Bloomberg sono 325 per una capitalizzazione complessiva di 12 mila miliardi di dollari, in rappresentanza di 42 Paesi al mondo su un panel di 6.000 aziende in 84 paesi diversi e in differenti settori. Se si facesse banalmente la media in base al numero di Paesi, si otterrebbe un 7,7 aziende. L’Italia, quindi, risulta essere oltre questo livello.

Read More

Uguaglianza di genere per lo sviluppo sostenibile: un tema strategico per trasformare il nostro mondo (di Albalisa Sampieri, Angela Gerardi, Percorsi di Secondo Welfare, 21 gennaio 2021)

By Contrasto alla discriminazione e alla violenza

Sappiamo che le disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà. L’obiettivo 5 dell’agenda ONU 2030 fornisce le linee su cui i governi devono concentrare i loro sforzi. È dunque necessario agire concretamente questa sfida epocale e universale: cambiare tutto, oppure perdere irreparabilmente la possibilità di guardare al futuro, di investire sul futuro, anche in termini creativi. Si tratta allora di andare ben oltre la questione di parità di genere o di giustizia sociale. Infatti per l’Obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030, la parità di genere, l’emancipazione e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze non è un tema tra gli altri, ma il TEMA strategico che trasversalmente segna tutti gli altri obiettivi. Nessuno di essi può esser affrontato senza quella lente di genere che prevede un ruolo attivo, di protagonismo e di empowerment delle donne, nessuna società può prosperare se spreca, disperde, saccheggia la metà delle sue risorse umane.

Read More

«Senza una svolta serviranno 60 anni alla completa parità di genere sul lavoro» (di M.Se., Il Sole 24 Ore, 15 dicembre 2020)

By Pari Opportunità ed equilibrio di genere

Tra il 1977 e il 2018, in Italia il tasso di occupazione femminile e? aumentato di 16 punti percentuali (dal 33,5 al 49,5). L’Italia ha progredito verso la parità di genere a un ritmo più sostenuto rispetto a molti Stati Ue ma è ancora al 14° posto e se si osserva la velocita? di progressione degli indicatori, continuando di questo passo occorreranno più di 60 anni per conseguire la piena parità di genere. Guardando poi al tasso di occupazione equivalente a tempo pieno, troviamo l’Italia all’ultimo posto della graduatoria europea con un punteggio pari a 31, contro il 59 della Svezia e il 41 della media europea. Sono i risultati di uno studio sulle politiche di uguaglianza di genere sulla leadership femminile, realizzato dall’Osservatorio mercato del Lavoro e competenze manageriali di 4.Manager, strumento che fa capo a Confindustria e Federmanager.

Read More