Il primo atto della giunta milanese di Beppe Sala. Da gennaio 2017 le madri riceveranno ogni mese il contributo per un massimo di due anni. La carta sarà utilizzabile in negozi e strutture pubbliche convenzionate che offrono prodotti o servizi per l’infanzia.
WeGO! (Women Economic-independence & Growth Opportunity) ) è un progetto pensato per tutte le donne vittime di violenza domestica (si calcola che 1 donna su 4 subisce violenza fisica e/o sessuale da parte del proprio partner). Molte di queste donne non interrompono relazioni violente perché non dispongono di sufficiente autonomia economica per provvedere a sé stesse e ai propri figli.
Cambiare sesso a spese dell’azienda. Negli Stati Uniti Accenture – una delle multinazionali di consulenza aziendale più grandi al mondo – ha inserito un nuovo benefit per i dipendenti transgender: cure ormonali, percorso psicologico e operazioni chirurgiche.
La diffusione dei servizi di cura per la prima infanzia resta ancora disomogenea in Europa, e l’Italia non fa eccezione. Le conseguenze sulle diseguaglianze sociali e di genere. I benefici associati alla diffusione dei servizi per la prima infanzia, sia in termini di occupazione delle donne che di sviluppo cognitivo e non-cognitivo dei bambini, sono stati ampiamente dimostrati dalla letteratura scientifica.
Vi sentite libere di diventare madri? Madri libere? O libere di scegliere di non essere pienamente donne, e non madri? E voi, padri, siete liberi di crescere i vostri figli? Una scelta difficile, perché ancora non è pienamente compiuto il cambiamento di percezione: da ostacolo (al lavoro prima ancora che alla carriera) a risorsa, per la vita personale, familiare, per la crescita sociale, per il benessere del Paese. Non possiamo non chiederci perché l’Italia sia il Paese Ue con il tasso di natalità più basso in assoluto (8 per mille rispetto a una media di 10 per mille, ha comunicato pochi giorni fa Eurostat, che ha rilevato 485.800 bimbi nati in Italia nel 2015). Quali gli ostacoli? E cosa si sta muovendo per rimuoverli? Ricomincia da queste domande il seminario organizzato dal gruppo parlamentare del Pd alla Camera dei deputati. E a un anno dalla prima edizione (di cui aveva scritto qui Titti Di Salvo), il confronto si sposta ora sul welfare aziendale, come una delle strade percorribili.
rn
rn
rn
rn
rn
rn
White Ribbon Campaign (EIGE, aprile 2016)
Strategic framework on violence against women 2015-2018 (EIGE, Agosto 2015 – Updated on 10 June 2016)
An analysis of the Victims’ Rights Directive from a gender perspective (EIGE, Aprile 2016)
Woman At Work – Rapporto ILO 2016
Introduzione Welfare Aziendale
L’adesione alla rete è gratuita. Per aderire a Gender Community Network è necessario compilare il modulo (FORM) inserendo le informazioni richieste che consentiranno allo staff di Gender Community Network di contattare il referente dell’Azienda. Le aziende che aderiscono a Gender Community Network sottoscrivono la Carta “IL VALORE DELLE DIFFERENZE”, accettandone i valori ed i principi.
I dirigenti e i dipendenti vanno sempre più a caccia welfare aziendale. Ma attenzione, ce ne sono vari titpi: «Ci sono misure che si concentrano sui bisogni essenziali dei lavoratori, misure che sono sensibili ai bisogni collaterali dei lavoratori, misure relative a contesti sensibili alla integrazione fra la dimensione professionale e quella familiare, istituti in contesti connotati dalla rilevante presenza di personale immigrato, finalizzati a promuovere l’integrazione ». A spiegare le varie modalità in cui il welfare aziendale si può declinare è Tiziano Treu, ex ministro del lavoro nei governi Dini e Prodi I negli anni Novanta, nel volume “Welfare aziendale 2.0”, da poco in libreria.
L’azienda Camst offre borse di studio, del valore di 1000 euro netti, assegnate alle migliori medie di libretto degli studenti figli dei dipendenti che frequentano un corso di laurea delle Università pubbliche o private riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. sono in corso con il piano di studio ed hanno una media di libretto pari o superiore al 26/30.